CORONAVIRUS: AMA IL CALDO? È SOLO UNA TEORIA PERSONALE, MA VE LA SPIEGO.


Non sono uno scienziato, non sono un virologo, ma ho notato qualcosa che mi ha portato a scrivere la mia teoria "personale" riguardo alla diffusione del Covid19. 

Non sono qui perché voglio saperne più di uno scienziato, o di chi ha studiato questi fenomeni, io sono uno scrittore e un artista, ma le mie sensazioni e i miei occhi mi hanno portato a pensare a qualcosa, e volevo raccontarvela.

Partiamo da Wuhan dove il virus ha iniziato la sua corsa al contagio, infettando senza pietà ogni essere umano che gli capitava sotto tiro. Devo fare una precisazione, la Cina è divisa in due parti, la parte più fredda e la parte più tropicale, con temperature più alte. Wuhan, si trova nella parte tropicale della Cina, ed è proprio lì che il virus a cominciato ad infettare.
Ho notato che la parte più contagiata è proprio quella più calda, mente la parte più fredda non è stata ancora sommersa da infezioni particolarmente significanti. Mentre in Cina le temperature erano abbastanza favorevoli, in Europa eravamo nella morsa del freddo, e nessun contagio aveva raggiunto le nostre terre. 

Se è vero che la diffusione del virus è cominciata a Dicembre per poi espandersi a Gennaio, il virus si sarebbe dovuto diffondere anche da noi, con il flusso continuo di turisti dalla Cina, ma è successo qualcosa molto dopo.

Le temperature in Italia, hanno cominciato a diventare più alte e con esse anche il virus ha cominciato la sua corsa all'infezzione.

Alcuni virologi sostengono che il virus era presente già verso la fine di Ottobre, ma ha cominciato ad evolversi lentamente, combacia perfettamente con il cambio di temperatura. 

Abbiamo avuto un inizio Febbraio molto anomalo, guarda caso nello stesso momento il virus ha cominciato a fiorire e infettare come faceva agli inizi per Wuhan.

Wuhan a Gennaio ha avuto temperature molto simili alle nostre di Febbraio, infatti per tutto il mese di Gennaio, si registravano i picchi maggiori dell'infezione in Cina, le temperature erano accettabili per il virus.

A poco a poco le temperature hanno cominciato a scendere, verso la metà di Febbraio, dove il virus registrava la sua diminuzione.

Voglio sottolineare anche che, i virus rallentano quando raggiungono un certo numero di infetti. 

Ma se notiamo, ad esempio, negli stati uniti, uno dei posti dove la presenza del virus è maggiore, è la California, una delle zone calde degli stati uniti.

La stessa Australia, nel suo mese più caldo, ha registrato i suoi primi infetti, ma quando ha cominciato a spostarsi verso i suoi mesi più freddi, il virus ha smesso di espandersi. Oltre tutto l'Australia ha un alto flusso di persone che provengono dalla Cina. 

E interessante notare come le zone mondiali che hanno avuto a che fare con il virus, si trovino tutti sulla stessa fascia. 

In Iran, il virus sembra essere più aggressivo, rispetto all'Europa, su 245 casi si sono registrati 24 morti in pochi giorni, è il numero più elevato, se confrontato con gli infetti e i numeri dei focolai europei. Infatti l'Iran ha un clima più caldo rispetto a quello Europeo. 

L'Africa, è un discorso leggermente diverso, pochi contagi, forse per lo scarso sistema di identificazione del virus. 

Se questa mia osservazione è possibile, allora non siamo ancora entrati nel vivo dell'infezione, e con le temperature più calde, il picco potrebbe essere maggiore. 

Sono uno scrittore, e amo fare ricerche riguardo ad ogni argomento, posso anche sbagliare, e sicuramente, c'è bisogno di più conoscenza e più ricerca scentifica a riguardo, ma ho comunque lanciato una base su dove riflettere. 

Ejay Ivan Lac 

- Eyes Bios

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