CORONAVIRUS: LA RICERCA "LA VITA NON SARÀ PIÙ COME PRIMA" PREPARIAMOCI A CAMBIARE


La vita, così come abbiamo imparato a viverla, non sarà più come prima. A dichiararlo sono stati i pezzi grossi della ricerca (MIT e IMPERIAL COLLEGE). 

Molti ancora non si rendono conto che le nostre vite stanno per cambiare, le nostre abitudini, i nostri lavori e i rapporti sociali, non torneranno velocemente alla normalità, e forse molte cose non esisteranno più. 

Tornare a come eravamo, non sarà facile, la pandemia sarà presente per molto tempo nelle nostre vite. Prima di riuscire a tornare a ciò che eravamo passeranno mesi, se non addirittura anni. 

La vita e le abitudini hanno sempre subito dei cambiamenti, spesso molte cose che prima esistevano, ora non esistono più, questo accadrà anche ora, ciò che facevamo fino alla fine del 2019, potrà cambiare se non addirittura svanire. 

Uno dei primi scenari che saremo costretti a vivere, è la chiusura ad intermittenza, diciamo delle quarantene che verranno fatte in base ai casi che verranno fuori. Se gli ospedali si affollano, si cade in quarantena, quando i casi si abbassano, si potrà uscire nuovamente. 

Il secondo scenario si basa sui tracciamenti delle persone, e per vivere con le giuste regole e precauzioni, dovremmo perdere la nostra privacy. Si verrà tracciati, in modo che vengano segnati i posti in cui ci siamo recati, questo per vedere se abbiamo avuto contatti con gli infetti o pure no.

Quarantene a intermittenza
È uno scenario abbastanza complesso da vivere, il virus non andrà via, fino a quando non ci sarà una cura e un vaccino. Anche se gli stati del mondo riescono a rallentare e a far abbassare la curva di contagi, il virus continuerà comunque ad esistere. Questo potrebbe portare nelle nostre vite, un distanziamento sociale anche nel corso del tempo, anche quando si sarà raggiunto l'obbiettivo di azzerare i contagi. 

Basterà un niente, per far sì che il virus riprenda a correre. Fino a quando ci saranno altre nazioni infette, bisognerà mantenere le frontiere chiuse per moltissimo tempo. 

Si aprirà una città, per poi richiuderla ancora, in caso di nuovi contagi e di ospedali pieni, per poi riaprirla, quando i contagi cominciano a scendere. Vivremo in scenari dove un giorno si e l'altro no, verranno chiuse intere città o paesi, per evitare un nuovo blocco dell'intero stato. 

Non solo, anche andare al pub sarà diverso, come andare a fare la spesa, al ristorante, o incontrarsi tra parenti e amici, rimarranno molte regole da rispettare, per evitare che la pandemia, possa riesplodere. 

La vita sociale cambierà, saremo tracciati
Ogni uno di noi, verrà tracciato, in tutti i suoi spostamenti, per vedere se si è entrati in contatto con possibili infetti. 

Questo servirà, al software, di indicare agli ingressi di stadi, concerti, pub o ristoranti, se siamo positivi o negativi, in caso di positività o in caso di contatti con gli infetti, ci sarà vietato entrare in determinati luoghi. 

Questo varrà anche per i viaggi in aereo, per evitare di portare il virus in stati, con minor o zero numero di contagi. 

Anche il lavoro ne risentirà, cambieranno i modi di lavorare, per evitare più contatti possibili, prenderanno come normale l'home working, e molte scuole o università, prenderanno in considerazione lo studio virtuale da casa.

I rapporti sociali non saranno più gli stessi, le persone dovranno sapere se un amico o un parente che dobbiamo incontrare, è stato a contatto con zone infette o con qualche persona malata.

Sarà sfiducioso anche cercare la propria anima gemella, bisognerà anche qui essere trasparenti l'uno con l'altro, dichiarando, con ufficialità, la propria negatività.

Ci sarebbero requisiti simili all'ingresso di grandi spazi, edifici governativi o snodi di trasporto pubblico. Scanner della temperatura installati ovunque, e il vostro posto di lavoro potrebbe richiedere l'uso di un monitor che misuri la vostra temperatura o altri segni vitali. Dove i locali notturni chiedono una prova dell'età, in futuro potrebbero chiedere una prova di immunità,  una carta d'identità o una sorta di verifica digitale tramite il vostro telefono, che dimostri che siete già guariti o che siete stati vaccinati contro gli ultimi ceppi del virus.

Ci si adatterà anche a queste misure, così come ci si è adattati ai sempre più severi controlli di sicurezza aeroportuale in seguito agli attacchi terroristici. La sorveglianza invasiva sarà considerata un piccolo prezzo da pagare per la libertà fondamentale di stare con altre persone.

- Eyes Bio


Per approfondire 

Commenti