CORONAVIRUS: GLI ANIMALI SI RIPRENDONO LA TERRA, IL PIANETA TORNA A RESPIRARE.


Cosa succede? centinaia di scimmie invadono le strade ormai da giorni, e in Cina, centinaia di cervi e stambecchi, si riversano nelle strade.

Dalla Cina agli Stati Uniti, dalla Spagna all'Italia, gli esseri umani hanno smesso di uscire e sono intrappolati in casa per un virus, che li minaccia di morte.

La terra ha ripreso a respirare, in molte grandi città, l'inquinamento è sceso di molto, il cielo sembra più limpido, azzurro, non si vede più quell'alone opaco, che aveva nascosto il colore del nostro tetto. 

Gli alberi fioriscono vistosamente, certo è primavera, ma l'atmosfera è differente, si percepiscono più profumi, più tranquillità, più colori. 

Mentre l'uomo è chiuso in casa, gli animali timidamente si affacciano all'interno della città, sono visivamente incuriositi, sembra quasi che si chiedano "ma cosa è successo?".

I loro sguardi sono pieni di stupore nel vedere "la città", si guardano in torno, annusano, cercano e si muovono tutti attaccati, quasi dicessero "stiamo attenti". Ma poi si accorgono, che non c'è più nessuno, si accorgono di minacce assenti, si accorgono, dell'aria pulita e della quasi assenza delle auto, che a loro hanno sempre fatto paura. 

Altri si chiedono se siamo scappati tutti, si accorgono che li filmiamo dalle finestre, ci vedono, ci ascoltano. 

Ciò che facevano gli esseri umani, quando andavano a guardare gli animali in gabbia, ora loro vanno a guardare gli umani, nella gabbia delle loro stesse case.

Per loro non esiste una quarantena, a loro il virus li risparmia, siamo noi quelli da punire, siamo noi che abbiamo voluto fare troppo, la vita, l'universo, ha deciso che quelli da castigare, siamo noi. 

Noi che abbiamo ricoperto le foreste di cemento, noi che abbiamo nascosto per molto tempo il colore del cielo, noi, che abbiamo distrutto l'ambiente di altre creature. 

Noi che ci facciamo male l'uno con l'altro, che ci uccidiamo tra di noi, che ci prendiamo in giro e ci odiamo dietro finte maschere da stupidi. Noi che non sappiamo vivere, che non sappiamo amare, non sappiamo ascoltare i nostri cuori e quello degli altri. 

Noi, che ora stiamo pagando i nostri sbagli, sotto gli occhi di altre creature che a differenza nostra, si godono il sole, l'aria pulita, in un pianeta tornato silente, dove non c'è nessun rumore assordante. Solo il cantar degli uccelli, e la melodia delle foglie mosse dal vento. 

E se gli esseri umani, riuscissero a sopravvivere al virus? Cosa ne sarà del pianeta?

Cacceremo via a calci nel culo le povere creature entrate a far parte del nostro mondo proibito? Ritorneremo a riaprire ogni gas inquinante? E ricopriremo il cielo di quel velo opaco, che nasconde l'azzurro?

E se la natura rifiutasse il nostro ritorno?

La prossima volta potremmo non farcela.... 


Scritto da: Ejay Ivan Lac


- Eyes Bio

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