SPAZIO: I VIRUS POSSONO ESPANDERSI NELLE STAZIONI SPAZIALI?
Molti si chiedono se i virus siano capaci di espandersi nello spazio, tra gli abitanti di una stazione spaziale o future basi lunari o città orbitanti.
Molte volte sono stati traviti batteri nella superficie di materiali provenienti dallo spazio, dalle stazioni spaziali, e in alcuni casi, alcuni astronauti hanno avuto sintomi come il raffreddore.
La Nasa risponde, confermando che in rari casi, alcuni astronauti hanno avuto complicanze respiratorie come, infezioni alle vie respiratorie superiori, raffreddore, infezione alle vie urinarie e infezioni sulla pelle.
Ci fu un caso nella missione Apollo 7, dove gli astronauti ebbero tutti il raffreddore, questo scatenò molte domande, probabilmente a portare il virus fu il comandante Wally Schirra, che salì a bordo con un leggero raffreddore e lo mischio ai membri dell'equipaggio. Finirono i medicinali e ovviamente i fazzoletti, questo causò anche molte difficoltà ad indossare il casco durante le missioni.
Altri analoghi casi furono registrati nella missione Apollo 8 e Apollo 9.
La Nasa, dopo aver verificato la resistenza dei virus nelle missioni, cominciò a tutelare gli astronauti, sottoponendoli a delle quarantene, prima della missione, per evitare di portare infezioni nelle stazioni spaziali. Queste quarantene sono tutt'ora una priorità, prima di ogni lancio.
In oltre la Nasa, sta cominciando a valutare possibili scenari futuri, per salvaguardare gli equipaggi per missioni future, come quella della base lunare denominata Artemis, e di altri ambienti dove è impossibile evitare l'espandersi di qualsiasi virus.
Si è scoperto in oltre, come possono cambiare banali virus, come quello del raffreddore, in un ambiente privo di gravità, essi possono trasformarsi in complicanze diverse, una volta usciti dall'atmosfera terrestre. Anche i virus dormienti possono ritornare attivi, e scatenare contagi, questo potrebbe causare una maggior resistenza alle medicine.
- Eyes Bio
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