COVID E FUNGO NERO: SI AGGRAVA IL BILANCIO DEI CONTAGI IN INDIA INSIEME AL FUNGO NERO. DI COSA SI TRATTA?

 



La situzione Covid in India continua ad aggravarsi per via della variante Delta che ha colpito il paese, ma c'è qualcosa di ancora più preoccupante. In questi ultimi giorno sembrerebbe saltato fuori un virus "già conosciuto nel paese", ma che ora sembra aver preso in maniera pericolosa il suo percorso infettivo.

Viene chiamato "Fungo Nero", perchè causa pericolossisime lesioni sulla pelle, precisamente su naso e bocca, colpendo anche il resto del viso. 

In questo momento si registrano più di 45.000 casì di contagio e 4.200 morti, ma potrebbero essere molti di più. Quello che lascia basiti è la preferenza che ha il virus nel colpire i guariti dal Covid indeboliti dall'uso di steroidi.

Il virus ha un tasso di mortalità molto elevato, si parla di un 50%, la sua preferenza ai guariti di Covid sta nel fatto che, le persone essendo appena guarite dalla malattia, hanno una certa debolezza immunitaria, quindi avendo già un corpo martoriato dal Covid, il fungo nero riesce a prendere il soppravvento sui loro corpi.

Una vera minaccia dicono gli esperti, perchè ora in India ci si ritrova a combattere un virus nel virus, si sta creando un'epidemia all'interno di una pandemia mondiale.

Intanto la Delta continua a colpire duramente il paese, gli ultimi dati aggiornati parlano di una cifrà stimata di 4 milioni di morti da inizio pandemia, a differenza dei dati che erano stati forniti dalle autorità "414 mila". Questo potrebbe cambiare il conto mondiale dei morti, in questo momento nell'intero pianeta di contano 4 milioni e più di decessi, che sommati a quelli saltati fuori ora dall'India, salirebbero a più di 8 milioni.


COS'E' IL FUNGO NERO?

Fino ad oggi il fungo nero era una malattia estremamente rara, ma ultimamente si è diffusa tra i malati del Covid, riuscendo ad espandersi più velocemente del solito, mettendo l'India in stato di epidemia. 

Detto anche Mucormicosi. Per mucormicosi si intende l'infezione causata da diversi organismi fungini nell'ordine dei Mucorales, comprese quelle facenti parte delle specie Rhizopus, Rhizomucor, e Mucor. I sintomi più frequentemente derivano dalle lesioni necrotiche invasive del naso e del palato, che causano dolore, febbre, cellulite orbitaria, proptosi, e secrezione nasale purulenta. Possono seguire sintomi del sistema nervoso centrale. I sintomi polmonari sono gravi e comprendono tosse produttiva, febbre elevata e dispnea. 

Un'infezione disseminata può verificarsi in pazienti gravemente immunocompromessi. La diagnosi è principalmente clinica, richiede una grande prudenza, ed è confermata dall'esame istopatologico e dall'esame colturale. Il trattamento è con amfotericina B EV ed eventuale intervento chirurgico per rimuovere il tessuto necrotico. Anche se trattati aggressivamente, i tassi di mortalità restano elevati.

Trovi informazioni dettagliate su Manuale MSD  



La mallatia non è contagiosa, non può essere contratta stando vicino a persone o animali, ma viene portata nell'aria tramite una muffa sotto forma di spore.

Queste malattia viaggia tramite le spore che nascono dalle muffe che si possono trovare ad esempio nel terreno sotto le piante o dalla verdura in stato di decomposizione, ma può svilupparsi anche nel pane ammuffito, come quello che possiamo dimenticare nel sacchetto, insomma, la muffa che troviamo solitamente sui cibi.

Sono muffe che hanno la capacità di proliferare a temperature intorno ai 25-30 gradi. Ce ne sono di vari sottotipi, e una in particolare riesce a sopravvivere anche alla temperatura di 37 gradi, in cui normalmente altre sottospecie non riescono a sopravvivere. 

Normalmente, dunque, questo tipo di muffa non è patogena per l’uomo, è un microrganismo presente nell’ambiente, che non crea problemi. 

Esistono però dei fattori di rischio che rendono alcuni indivisui suscettibili alla malattia. È la terza micosi invasiva più importante, dietro la candidosi e l'aspergillosi. Ma rimane estremamente rara, soprattutto nei pazienti che hanno difese immunitarie in buone condizioni. Non è una patologia che colpisce una persona in condizioni normali, perché il sistema immunitario di una persona in salute reagisce bene a queste invasioni fungine. 

Le persone che invece non sono in grado di debellare queste infezioni sono i soggetti con un sistema immunitario alterato, gli immunodepressi, gli immunocompromessi, proprio come i colpiti o i guariti dal Covid.



Altre fonti:







- Eyes Bio









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