SPAZIO: SPECIALE EYES BIO DEDICATO ALLA TEORIA DEL PIANETA X, TRA STORIE E RICERCHE PER CAPIRE SE ESISTE DAVVERO



Il Pianeta X, uno degli argomenti che da molti anni viene affrontato da scienziati e persone da ogni parte del mondo. Tra teorie infondate e ricerche che non hanno mai avuto un esito positivo, si nascondono scoperte e presunte verità, sia nell'ambito scientifico che quello astronomico.

In breve, il Pianeta X dovrebbe essere un pianeta "tra virgolette" solitario che dovrebbe trovarsi fuori dall'orbita del sistema solare, questo gigantesco pianeta primo o poi dovrebbe ritornare a farsi vedere attraversando "secondo alcuni teorici" il sistema solare. Questo suo futuro passaggio, per via della sua enorme massa, sarà portatore di catastrofi, non solo sul pianeta terra ma anche su gli altri pianeti, facendoli oscillare scombussolando le loro posizioni.

La sua esistenza fu ipotizzata su alcune anomalie dell'orbita di Nettuno. Inizialmente veniva chiamato Persefone, anche se questo nome venne assegnato ad un asteroide. La X non viene inserita per indicare il numero 10 in lettere romane, ma viene utilizzata per indicare un'incognita.

La questione di presunti pianeti fuori dall'orbita solare non viene considerato un problema, le nuove tecnologie permettono di guardare oltre il sistema solare, quindi ad oggi non è stato trovato nessun tipo di pianeta con le caratteristiche del Pianeta X.

Inizialmente si pensò che Plutone fosse il Pianeta X, ma secondo alcune correzioni nei calcoli si scoprì che la sua massa non poteva essere la causa delle anomalie sull'orbita di Nettuno. 

Successivamente nel 2014 la NASA comunicò le scoperte effettuate dalla sua sonda WISE, dichiarando di non aver visto nessun Pianeta X dopo aver sondato lo spazio.




QUINDI DOVE POTREBBE TROVARSI IL PIANETA X?

Il 20 giugno 2017 l'università dell'Arizona affermò di aver calcolato che un determinato tipo di perturbazioni presenti nella fascia di Kuiper potrebbe essere provocato da un corpo di massa simile a quella della Terra o di Marte. Nel 2020 è stata resa nota l’orbita del pianeta extrasolare HD 106906 (AB)b, con una massa pari a 11 volte quella di Giove e un'orbita molto eccentrica e disallineata, con un semiasse maggiore di 850 UA. Questo pianeta mostra uno scenario simile a quello del pianeta X, dando la prova che una simile orbita è possibile, e l’età del suo sistema planetario, attestato a soli 15 milioni di anni, suggerirebbe che il pianeta X possa essersi formato nelle prime fasi dell’evoluzione del sistema solare, venendo espulso tramite interazioni con Giove. Al pianeta X si ricollegherebbero le insolite orbite di alcuni corpi nella fascia di Kuiper, come la deformazione del disco di detriti attorno a HD 106906 (AB)b.

Secondo recenti studi le anomalie che si verificano in alcuni pianeti nani sul confine del sistema solare, non sono causate da un solo pianeta, ma da tanti altri planetoidi.

I ricercatori sono interessati alle strane anomalie di questi pianeti Nani, hanno una posizione inclinata, il che risulta molto strano, inizialmente si ipotizzava appunto la presenza di un gigantesco pianeta che causava l'inclinazione, ma successivamente venne scritta l'ipotesi che l'anomalia sia causata da tanti pianeti che si trovano nelle vicinanze, come il recente pianeta scoperto denominato The Goblin.

Tuttavia un ulteriore studio ipotizza che la causa potrebbe essere un enorme anello composto da tantissimi asteroidi ghiacciati, che tutti insieme, miscelati agli 8 pianeti conosciuti, scatenano la spinta che inclinerebbe i pianeti nani.

«Volevamo vedere se potesse esistere un'altra causa, meno "appariscente" e magari più naturale, per quelle orbite insolite», spiega Antranik Sefilian dell'Università di Cambridge.

 «Abbiamo pensato che, anziché ipotizzare un nono pianeta e "preoccuparci" delle sue stranezze (come formazione e orbita), avremmo potuto più semplicemente prendere in considerazione la gravità di piccoli oggetti che formano un disco oltre l'orbita di Nettuno e vedere cosa ne sarebbe venuto fuori».

«Non abbiamo prove dirette né per il disco, né per il Pianeta 9, per questo stiamo investigando su altre possibilità»  

«Tuttavia, è interessante notare come sia le osservazioni di altre stelle, sia i modelli di formazione dei pianeti, suggeriscano la presenza di un'enorme quantità di detriti nella periferia delle stelle».



E SE FOSSE "THE GOBLIN" LA RISPOSTA AL PIANETA X?

La famiglia dei pianeti che orbitano dopo Plutone si allarga, è stato scoperto un nuovo pianeta nano che si trova appunto oltre la distanza di Plutone, con il nome di The Goblin "2015 TG387"

Esso ha un'orbita estremamente allargata e sembra così dar credito alla teoria dell'esistenza del pianeta X. Il pianeta è stato scoperto per la prima volta mentre si trovava a 80 unità astronimiche dal Sole, considerate che Plutone si trova a 34 unità astronimiche dal Sole.

Per fare chiarezza, una unità astronomica equivale alla distanza che c'è tra il Sole e la Terra. Questo piccolo pianetino e grande 300 km e il massimo avvicinamento al Sole è stato di 65 unità astronomiche.

Soltanto due corpi celesti noti, 2012 VP113 e Sedna, hanno un perielio più distante, rispettivamente a 80 e 76 unità astronomiche. In compenso il nuovo arrivato ha un semiasse orbitale maggiore, cioè si spinge molto più lontano dal Sole durante il suo percorso. In afelio, il punto di maggiore lontananza, raggiunge le 2.300 unità astronomiche di distanza. 2015 TG387 è uno dei pochissimi oggetti noti che non si porta mai abbastanza vicino ai giganti gassosi come Giove e Nettuno da avere interazioni gravitazionali significative con essi.

Il team ha condotto una serie di simulazioni per capire come le diverse orbite ipotizzate per il Pianeta X potrebbero influenzare quella di 2015 TG387. Una delle simulazioni prevedeva una Super Terra a diverse centinaia di unità astronomiche di distanza e con un'orbita molto allungata - il modello proposto nel 2016 da Konstantin Batygin e Michael Brown della Caltech. Le simulazioni indicano che il misterioso e mancante super pianeta potrebbe perturbare l'orbita di The Goblin e colleghi tenendoli lontani dai giganti gassosi. Potrebbe insomma spiegare perché la maggior parte degli oggetti del Sistema Solare esterno finora individuati abbia orbite tanto simili.

«Pensiamo possano esserci migliaia di piccoli corpi celesti come 2015 TG387 alla periferia del Sistema Solare, ma la loro distanza rende molto difficile trovarli» aggiunge Tholen. 

«Attualmente siamo capaci di distinguere 2015 TG387 solo quando si trova nel suo punto più vicino al Sole. Per il 99% della sua orbita lunga 40 mila anni, è troppo poco luminoso perché sia visibile».



NUOVE PROVE CHE POTREBBERO CONFERMARE L'ESISTENZA DEL PIANETA X

Oltre Nettuno è stato scoperto un nuovo oggetto che ha un orbita molto insolita, secondo gli esperti questa sua strana anomalia può esistere solo in presenza di un nuovo grande pianeta nel sistema solare.

Mike Brown è l'astronomo che ha lavorato con il gruppo di ricercatori che hanno portato a definire Plutone un pianeta nano e non un pianeta. Aveva annunciato che oltre Nettuno ci sarebbe un pianeta che ha le dimensioni 10 volte superiori a quelle della Terra. Sostiene che questo pianeta impiegherebbe da 10.000 a 20.000 anni per compiere un giro intorno al Sole.

Più recentemente si è arrivati anche a definire dove sarebbe più logico cercarlo. Recentemente lo stesso astronomo della Caltech University ha confermato che un oggetto da poco scoperto nella fascia di Kuiper (la “ciambella” che ruota attorno al Sole oltre Nettuno composta da asteroidi, piccoli pianeti e comete) si comporta in modo tale da aggiungere un nuovo tassello a favore dell’esistenza del Pianeta X.

A 149 miliardi di chilometri dal Sole. Ora ecco arrivare un settimo oggetto, anch’esso con un’orbita così particolare che solo la presenza di un pianeta massiccio ne giustifica l’andamento su quell’orbita.

A scoprirlo è stata Michele Bannister, della University of Victoria che ha presentato la sua scoperta durante un convegno del Seti (Search for Extraterrestrial Intelligence). L’orbita del settimo oggetto fa porre il Pianeta X a 149 miliardi di chilometri dal Sole (75 volte più distante di Plutone), una distanza che concorda con i dati di Brown. Si consolida quindi sempre più l’ipotesi dell’esistenza del nono pianeta del sistema solare.




COSA POTREBBE ACCADERE SE IL PIANETA X ENTRASSE NEL SISTEMA SOLARE?

La NASA, spesso riceve email e chiamate di gente spaventata sull'arrivo del Pianeta X, per colpa di un video fake che girava qualche anno fa, dicendo di aver filmato nel cielo l'arrivo del misterioso pianeta, molte persone hanno assalito l'ente spaziale di telefonate. Tutti erano preoccupati facendo un mucchio di domande ai centralini. Un uomo chiese addirittura se era prudente andare a lavorare in quei giorni o restare a casa.

Sembra una storia divertente ma il tutto è accaduto realmente. La NASA ha dovuto rispondere a tutti dichiarando che, non vi era nessun pianeta in avvicinamento alla Terra, spiegando che se un ipotetico pianeta di quelle dimensioni fosse diretto verso il sistema solare, lo avrebbero identificato sicuramente molti anni prima, ancor prima di trovarsi a metà strada del suo percorso e che gli effetti si sarebbero sentiti prima del suo arrivo.

Ma se un ipotetico Pianeta X entrasse nel nostro sistema solare o si avvicinasse soltanto, cosa accadrebbe a tutti noi?

La NASA spiega che un evento storico di questa portata potrebbe disegnare scenari catastofici, non solo per gli abitanti del pianeta Terra, ma per tutto il sistema solare. Il pianeta comincerebbe a cambiare tutte le orbite dei pianeti, la Luna verrebbe spinta via molto lontano o nel peggiore delle ipotesi, verrebbe spinta contro il nostro pianeta.

Anche la Terra subirebbe una spinta spaventosa tanto da riuscire a cambiare la sua traiettoria circolare, non faremmo in tempo a vedere il Pianeta X perché verremmo subito assaliti da apocalittici terremoti e maremoti, che inghiottirebberò i continenti. 

La Terra come gli altri pianeti si ritroverebbero a vagare nello spazio senza una meta, perché verrebbero staccati dal loro movimento circolatorio intorno al Sole. Potrebbe succedere che i pianeti si scontrino tra di loro, insomma, sarebbe la fine del sistema solare così come lo conosciamo.

In questi ultimi anni ci sono stati strani fenomeni nel nostro sistema solare, alcuni sono convinti che, i cambiamenti climatici, i terremoti e tutti quegli eventi straordinari che accadono sulla Terra, siano il segnale che il Pianeta X sia in avvicinamento. Ma non esiste alcun tipo di corelazione a questi fenomeni per dei seplici motivi.

Come ha spiegato la NASA, l'arrivo di un pianeta che punta dritto verso il sistema solare, per giunta con quelle dimensioni, sarebbe subito individuato a miliardi di chilometri di distanza grazie alle nuove tecnologie in nostro possesso, intorno al nostro sistema solare esistono centinaia di migliaia di pianeti, grandi e piccoli, tutti sono stati individuati, o meglio, quelli più vicini da essere individuati, ma nessuno di loro ha un sistema orbitante che indichi che il loro prossimo giro sia puntato verso di noi.

Tuttavia, il sistema di sicurezza degli enti spaziali ha dichiarato che, nessuno esclude nulla e che eventi di grande portata potrebbero comunque verificarsi nel futuro della nostra esistenza. Ogni oggetto "strano" che sia un asteroide o un pianeta "vagabondo" cioè, quei pianeti che viaggiano nello spazio senza una traiettoria precisa, vengono identificati e monitorati ogni giorno. Ma al momento, pianeti catastrofici che potrebbero minacciare tutto il sistema solare, non sono stati identificati.

Nello spazio esistono sicuramente milioni di minacce che potrebbero innescare la fine della nostra esistenza, in questo momento gli unici pericoli che conosciamo sono sicuramente gli asteroidi che ci sfiorano ad ogni ora di ogni giornata, anche un'improvvisa esplosione solare di grande portata potrebbe metterci KO o addirittura i buchi neri, che possono formarsi in qualsiasi punto dello spazio e causare una catastrofe, un evento che sicuramente non ci darebbe il tempo di salvarci.


QUINDI LA DOMANDA E', ESISTE IL PIANETA X?

Al momento possiamo dire "forse", perché la sua esistenza non è stata esclusa, ma neanche confermata, sicuramente con le nuove tecnologie spaziali e l'avanzamento delle esplorazioni spaziali, un giorno potremmo scoprire un pianeta gigantesco che possa aprire un tema serio sulla questione.

Quel che è certo è che per ora non esiste nessun pianeta "minaccioso" sul confine del sistema solare.



- Eyes Bio



















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