SPECIALE: IL MONDO DURANTE I VACCINI COVID. STIAMO SBAGLIANDO TUTTO?



Apriamo questo grande speciale riguardo alla situazione attuale della pandemia del virus Covid 19, analizzeremo la situazione mondiale sui vaccini, sulle varianti e se le misure prese dai governi mondiali, per arrestare il virus, siano sufficenti o totalmente sbagliate.

Sia chiaro, in questo articolo non vogliamo dare il messaggio che la vaccinazione sia inutile, per tanto non bisogna prendere questo speciale come un modo per impedire alle persone di vaccinarsi, ma è giusto fare un quadro generale "reale" su quanto stia accadendo nelle nostre vite perchè non sempre è oro tutto quel che luccica.

La situazione mondiale riguardo al virus sembra essere molto peggiorata rispetto a l'anno precedente, questo ci fa pensare che, l'anno prossimo potrebbe essere ancora peggio di questo per vari e ovvi motivi. 

La vaccinazione continua ad un ritmo importante, il vaccino va detto subito, non impedirà al virus di circolare tanto meno di sparire dalle nostre vite. La pandemia continua la sua corsa nel infettare gli esseri umani e si sa, si registrano varianti sempre più pericolose e spesso come sta già accadendo in questo preciso istante, colpisce anche le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.

Anche se il numero delle vittime e dei malati, sono più alti in persone non vaccinate, una buona parte dei contegi coinvolgono anche persone vaccinate, spesso una parte di essi e ricoverata in terapia intensiva.

Come è stato già spiegato da molti scienziati, in alcune persone vaccinate la protezione non si attiva, questo potrebbe essere uno degli elementi importanti che fanno registrare i ricoveri di persone vaccinate dal covid 19, ma non sempre è così. La variante Delta o altri tipi di nuove varianti, riescono a superare il muro protettivo degli anticorpi creati dal vaccino, mettendo a rischio la vita delle persone.



I VACCINI PERDONO FORZA DOPO UN TOT DI MESI, LO DIMOSTRANO LA SPAGNA, INGHILTERRA E ISRAELE.

I vaccini hanno sempre salvato il mondo da malattie terribili, lo fanno anche i vaccini del Covid, ma c'è anche una parte di "fallimento" in questo momento. La vaccinazione da Covid poteva essere molto utile se non ci fossero state altre varianti più pericolose in circolazione.

Dobbiamo riflettere un attimo su questo punto, il vaccino è stato costruito sulla base del virus del 2020, quando ancora le varianti non avevano una struttura così evoluta come la versione Delta, che pare stia dilagando velocemente nel mondo, esiste anche una variante più forte, la Lambda e probabilmente altre che ancora non hanno preso la velocità giusta per espandersi.

Secondo delle recenti analisi, si è scoperto che con la variante Delta il vaccino perde efficacia dopo circa 4 mesi dalla seconda dose, questo accade soprattuto con il vaccino Pfizer e sicuramente anche Moderna, visto che usano la stessa tecnologia. Ma andiamo per gradi.

Israele è uno degli stati che gli scienziati hanno scelto per capire bene l'efficacia dei vaccini, questo perchè Israele è il luogo dove la campagna vaccinale ha iniziato prima di tutti quindi più facile nel calcolare l'efficacia nel tempo dei vaccini.

Israele ha confermato che l'efficacia della vaccinazione con Pfizer risulta essere scesa 39%, nel prevenire l'infezione, per la protezione sintomatica abbiamo un 40%, mentre nel prevenire il ricovero abbiamo un 88%. 

Ma questi dati sono relativi perché, da quanto scoperto, la protezione può variare dal periodo di somministrazione, in quanto più tempo passa dalla vaccinazione, più il vaccino risulta inefficace. Infatti per chi si è vaccinato nel periodo di Gennaio 2021, la protezione cala in un misero 15%.

Ovviamente tutti i vaccini primo o poi perdono efficacia, per questo se prendiamo ad esempio il vaccino influenzale ogni anno va ripetuta la vaccinazione, ma qui parliamo di un periodo davvero corto, circa 4 massimo 6 mesi dal completamento del ciclo vaccinale.

Ciò significa che si è nuovamente a rischio di contagio e malattia grave dopo un breve periodo di tempo.



In Inghilterra, nonostante la vaccinazione prosegua sulla sua strada, continua a registrare un alto aumento di contagi, una curva che viene associata all'evento calcistico di Euro 2020. 

Uno studio dell'università di Oxford ha pubblicato una ricerca che dimostra che la vaccinazione perde efficacia dopo neanche 3 mesi dalla seconda soministrazione. Inizialmente si ha una protezione del 90%, ma con il passare del tempo si arriva ai livelli di AstraZenica intorno al 75%. Via via si continua a calare come dimostrato da Israele.

Tuttavia il vaccino di AstraZenica rimane stabile sul suo 75%, mentre per Pfizer si ha un drastico calo dell'efficacia. Nonostante il calo di AstraZenica è probabile che gli altri vaccini siano leggermente meno efficaci di esso.

L'Imperial College ha in oltre dimostrato che i vaccini in età compresa tra i 18 e i 64 anni, ha un'efficacia del solo 49%.

Tuttavia uno studio Arabo ha dimostrato che nei primi mesi della vaccinazione si ha una protezione contro le forme gravi da ricovero del 90% per Pfizer e del 100% per Moderna.

Quindi per dirla breve, i vaccini sono efficaci per i primi 3 o 4 mesi, ma poi diventano quasi innefficaci, specie se incontrano una variante molto più forte come la Delta.



In Spagna la situazione pare stia precipitando, tanto che alcune regioni chiedono che il coprifuoco sia ristabilito per impedire alle persone di contagiarsi. 

Barcellona pare sia una delle città che sta chiedendo al governo il ripristino del coprifuoco e di molte altre restrizioni, una proposta che pare sia stata per ora rifiutata. Lo stato pensa che sia una richiesta inutile e sproporzionata.

La cosa interessante è che in Spagna il contagio ha abbassato l'età media, mandando in terapia intensiva anche persone molto giovani, questo potrebbe essere causato dalla campagna vaccinale messa in atto.

Intanto gli ospedali stanno raggiungendo la soglia critica, a Madrid i posti di terapia intensiva hanno raggiunto il 40%, quasi tutti i posti sono occupati da pazienti Covid. I ricoverati sono tutti sotto i 50 anni di età, questo perché la campagna vaccinale ha avuto la meglio nelle persone anziane.




IL GREEN PASS E' UTILE? O POTREBBE ESSERE PRESTO CAUSA DELL'AVANZARE DEL VIRUS?

Il Green Pass è un lascia passare che certifica il fatto che, le persone che si spostano abbiano completato il ciclo vacinale o che siano "negative" alla malattia Covid. Ma quanto potrebbe essere utile questo Pass? E' davvero la soluzione migliore per evitare l'inalzamento della curva dei contagi?

Nel resto del mondo ogni nazione ha regole differenti sulla gestione del Pass, in altre regioni invece non è stato accettato. In tutta Europa per entrare in luoghi pubblici e in alcuni anche al ristorante al chiuso, è necessario avere il Pass, regole simili a quelle Italiane ma gestite in maniera differente.

Ma quali possono essere i rischi del Green Pass? E' davvero utile o è solo una metodologia sbagliata per combattere la pandemia?

Il Pass sostanzialmente è stato creato per spingere la popolazione a vaccinarsi, in oltre ha la funzione di evitare le chiusure delle attività qualora i numeri da covid si alzassero notevolmente, ma se guardiamo bene molte cose non convincono a riguardo.

Ad esempio avere un numero elevato di persone che girano libere con il Green Pass, spinge il virus a spostarsi sempre più intensamente nella popolazione. Un possessore di Pass potrebbe benissimo entrare in un ristorante, anche se vaccinato non significa che non possa contrarre il virus, così l'infetto può liberamente entrare in un luogo pubblico e portare il virus verso le altre persone.

In sostanza, un Pass senza un controllo da tampone è praticamente inutile per vari motivi. In un luogo come "il ristorante" o "un locale pub o bar" dove le persone sono comunque unite in un unico percorso, un infetto può tranquillamente contagiare chi sta al bancone "senza pass" o chi sta seduto fuori, anche se fuori c'è un rischio minore per via dell'aria aperta. per passare all'interno del locale, l'ipotetico vaccinato che ha contratto il virus, e non lo sa, deve comunque passare tra i tavoli allestiti fuori, contagiare il personale, lo stesso personale che poi va a servire i clienti non vaccinati seduti fuori.

Per andare ai servizi igenici non c'è nessun obbligo, quindi vaccinati e non vaccinati useranno un unico bagno.

I luoghi al chiuso tra vaccinati, sono una forte zona di contagio, gli stessi contagiati usciranno dal locale, portando il virus a parenti, amici, mezzi di trasporto, luoghi pubblici come piazze ecc... in questo modo non si arresterà mai il virus, se poi abbiamo da una parte anche chi sta per finire gli anticorpi del vaccino o del post malattia, si continuerà ad avere il patogeno in circolo nelle città e nei viaggi.

Più il virus circola trovando corpi per riprodursi, più si contribuisce alla creazione di nuove varianti.

Lo stato dovrebbe prendere in considerazione i tamponi o antigenici per metterli gratuiti, in modo che le persone possano controllarsi nonostante siano vaccinate, fermare chi ha il virus permettendo solo "alle persone sane" di continuare la quotidianità.

Quello che non è corretto è il fatto di lasciare libere le persone vaccinate, senza prendere in considerazione il fatto che possano tranquillamente contrarre il virus e diffonderlo nei luoghi chiusi.

Se un vaccinato "sano" ovvero senza virus sta nello stesso luogo di una persona non vaccinata "sana", senza virus, non si ha nessun tipo di problema.




LA TECNOLOGIA E IL FUTURO PER LA SALUTE DI OGNI ESSERE UMANO

La dove il Green Pass risulta una metodologia low cost e di dubbia funzionalità nella gestione di una pandemia, la tecnologia che potrebbe essere finanziata da uno stato, per la protezione dei sui cittadini, potrebbe essere una delle tante soluzioni per limitare i danni.

Sono in fase di sperimentazione, ma se ci fosse l'impegno come sono state finanziate le campagne vaccinali, i Green Pass ecc... si potrebbero aiutare queste aziende ad accelerare i tempi. Stiamo parlando di sensori che rilevano in pochissimo tempo un infetto da Covid, anche in fase di incubazione.

In un Politecnico Federale di Zurigo, si sta costruendo un sensore dalle dimensioni molto ridotte, capace di annusare nell'aria la presenza di un individuo infetto da Covid, probabilmente anche in fase di incubazione.

Questo accade perchè l'apparecchio in questione è capace di riconoscere la concentrazione di virus nell'aria, altri esperimenti invece riescono a scannarizare un individuo e capire tramite alcuni parametri, se sta incubando la malattia o è già in piena infezione.

Presto potrebbero essere installati in luoghi come treno, luoghi pubblici, stazioni, aereoporti ecc... individuando subito il pericolo.

Altri sensori con scanner, potrebbero essere intallati prima dell'ingresso di un locale, ogni persona prima di entrare viene scannerizzata, in questo modo se risulta positivo, l'individuo verrebbe allontanato dal luogo in questione.

Fonte: La Regione



Creato nell'Università di Austin, si sta studiando un sensore a doppia azione, questo particolare oggetto grande quanto una chiavetta USB è capace di individuare sia il virus influenzale, sia il virus del Covid.

Per fare questo il sensore è costruito con doppia faccia insieme al graffene, entrambe le parti sono state immunizzate una con gli anticorpi del Covid, una con gli anticorpi sviluppati con la normale influenza. Con una piccola goccia di saliva è capace di rilevare il virus in pochissimo tempo.

Potrebbe essere utilizzato anche esso all'ingresso dei luoghi di interesse e impedire l'accesso a chi ha contratto il virus. 

Il sensore è in fase di sperimentazione, utilizzando virus inattivi.

Fonte: DDAY





LE VARIANTI POTREBBERO BATTERCI TRA BREVE?

La variante Delta in alcuni casì già è capace di sovrastare il vaccino, ma succede solo nei casi la dove l'individuo ha già completato il vaccino da alcuni mesi, in casi rari il virus ha attaccato vaccinati freschi o con una sola dose.

In futuro si, arriveranno varianti capaci di ostacolare definitivamente il vaccino, la dove, come dicono gli esperti, la campagna vaccinale rallentasse il suo percorso. Il vero problema della diffusione delle varianti sono gli stati dove la campagna vaccinale non ha preso il ritmo giusto, pensiamo ad esempio i paesi più poveri dove le dosi di vaccino scarseggiano e la popolazione è completamente scoperta.

Queste parti del mondo potrebbero a breve sviluppare una variante ancora più forte e complessa, se una di queste raggiungesse anche gli stati coperti dal vaccino, ci ritroveremmo punto e a capo con la pandemia.

Le aziende che hanno creato i vaccini stanno già lavorando ad aggiornare i loro composti per le varianti che si conoscono ora, ma il guaio sarebbe se, dopo l'aggiornamento dei vaccini attuali, venisse fuori un virus ancora più forte di quelli conosciuti ora.

In questo momento infatti è inutile spendere soldi per la corsa alla terza dose da somministrare, l'OMS stesso ha fatto sapere che la terza dose potrebbe essere una lama a doppio taglio, le stesse case che hanno creato i vaccini, ad esempio Pfizer, si ritiene contraria alla soministrazione di ulteriori dosi a distanze ravvicinate.

Per evitare ulteriori varianti, la cosa migliore è investire su più dosi possibili nei paesi poveri in modo che nel mondo non rimangano zone scoperte dove il virus potrebbe lavorare sulla sua prossima e devastante mutazione.


BLOCCARE IL MONDO FORSE E' LA SOLUZIONE PIU' GIUSTA

La campagna vacinale potrebbe proseguire così, ma nel frattempo bisognerebbe riportare il pianeta in un completo lockdown, chiudere le frontiere, sospendere viaggi come vacanze ecc, limitare gli spostamenti evitando l'ingresso di persone provenienti da altri stati. Un lockdown rigido, severo e deciso con i rischi che potrebbe comportare.

La cosa più importante e impedire la circolazione del virus sull'intero pianeta, sembra utopia ma andrebbe fatto davvero. Un virus muore se non ha più nulla da contagiare, ma visto che contagia anche i vaccinati, la soluzione migliore è questa.

Basti guardare gli stati che si sono isolati con la prima ondata, sono stati i primi a diminuire la diffusione del contagio, dalla Cina all'Australia, la dimostrazione la danno quelle piccole isole dove il flusso di persone non è paragonabile a quello dell'Europa, America o Asia, si contano zero contagi da inizio pandemia.

La salute e la salvaguardia del genere umano non dovrebbe essere un discorso di soldi ma di umanità, il mondo dovrebbe collaborare insieme, bloccare tasse e costi per fronteggiare un virus che non accenna a fermarsi. 

Un piano deciso e mirato, sul mantenimento delle imprese e le piccole attività. Siamo tutti veicoli per il virus, una sola persona in strada potrebbe essere un ottimo pasto per il Covid.




- Eyes Bio




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