SPECIALE: CONDANNARE JULIAN ASSANGE È COME IMBAVAGLIARE LA VERITÀ
Julian Assange, fondatore del sito WikiLeaks che divulga notizie prese da email private di aziende, politici, persone di un certo livello che stanno al governo o in altri importanti realtà. Cercando di mettere alla luce fatti ed eventi che vengono tenuti segreti.
Ora si trova in un carcere di massima sicurezza, ma il mondo sta lottando per la sua scarcerazione. Il fatto grave è che lui fondamentalmente è un giornalista, pubblica un giornalismo investigativo come molti altri, ma qualcosa agli Stati Uniti ha dato molto fastidio, riguardo alcune pubblicazioni uscite su WikiLeaks. Processare e condannare Julian Assange darebbe il via ad un fatto molto grave, significherebbe condannare la libertà di stampa o ancora peggio, la libertà giornalistica di divulgare "Verità" che le persone hanno diritto di conoscere.
Per cosa è stato accusato?
Julian Assange è stato accusato di aver divulgato "cose" che riguardavano gli Stati Uniti, una delle principali riguarda alcuni crimini commessi dalle forze armate degli Stati Uniti.
Il governo americano sta tentando in tutti i modi di poter processare Julian Assange, perché attualmente si trova in un carcere di massima sicurezza nel Regno Unito.
Se lo stato americano riuscisse a processare Julian, rischierebbe di essere trasferito in un carcere di massima sicurezza americano, dove potrebbe subire la perdita dei diritti umani e nel peggiore dei casi, maltrattamenti e torture. Ecco perché il Regno Unito tenta in tutti i modi che questo non accada.
Questo perché in fondo, non ha compiuto nessun tipo di reato, ha solo raccontato e divulgato informazioni con modalità giornalistiche, raccontando la realtà dei fatti, eventi messi a disposizione delle persone.
Giustizziarlo sarebbe come seppellire la verità e nasconderla al mondo, le persone hanno diritto di sapere quello che succede nel loro pianeta. Questa vicenda potrebbe mettere a rischio il giornalismo e i giornalisti stessi, che operano con la stessa modalità investigativa di Julian Assange e il suo WikiLeaks.
Amnesty international sta lottando in tutti i modi per poter attivare la scarcerazione di Julian Assange, avviando anche una petizione che ogni cittadino può firmare a questo link
Cosa divulga WikiLeaks?
Il sito "giornalistico" WikiLeaks non è altro che un enorme archivio dove si possono trovare migliaia di email, discussioni private, documentazioni private di varia natura. Da complotti di stati, missioni militari, scoperte scientifiche o scoperte di luoghi che non sono mai stati divulgati. Spesso si trovano anche email che parlano di eventi strani o di avvistamenti di oggetti non identificati.
Quello che rende speciale WikiLeaks è che tutto il materiale viene scritto dalle fonti originarie, quindi da politici, senatori, commissari, giornalisti importanti, militari, comandati ecc... Perché ci mette a disposizione la mail originale o la discussione fatta da due o più persone, con inclusa la fonte e l'indirizzo e-mail reale del mittente e viceversa.
Il sito è sempre stato oggetto di condanne e denuncie, ma non può essere chiuso perché rientra perfettamente nel diritto di libertà d'espressione del mondo giornalistico.
Chi è Julian Assange?
Julian Assange è un programmatore e attivista australiano, famoso in tutto il modo per aver ideato WikiLeaks, sito che divulga verità nascoste è che è sempre stato al centro di numerosi scandali mondiali.
Il 28 Novembre 2010 ha pubblicato ben 251.000 ducumenti diplomatici statunitensi altamente confidenziali.
Nel 2010 dal Time viene eletto «Uomo dell’anno», riceve il Premio Sam Adams, la “Gold medal for Peace with Justice” da Sydney Peace Foundation e il “Martha Gellhorn Prize for Journalism”.
L’11 Aprile 2019 la polizia britannica lo arresta a Londra condannandolo al massimo della pena per aver violato i termini della sua libertà vigilata.
Nato a Townsville in Australia, il 3 luglio 1971, sotto il segno zodiacale del Cancro. E’ alto 188 cm ma non si conosce il suo peso.
Ha capelli bianchi, brizzolati, barba non folta e occhi piccoli e scuri. Ha un aspetto distinto e nelle varie apparizioni pubbliche si mostra sempre curato e preparato. Non ha tatuaggi.
Julian si ritiene anarchico e Cyberpunk, ha una grande passione per i computer e la programmazione.
Quando WikiLeaks divulgò l'esistenza degli alieni, parlando del papa e Hilary Clinton
Successe una cosa molto strana, alcuni siti giornalistici mondiali, come quello italiano "Il fatto Quotidiano" diedero la notizia che su WikiLeaks era stata divulgata una mail di un ex astronauta della NASA, che parlava del fatto che gli alieni esistono e che anche il Papa ne era al corrente.
Questa notizia fu cancellata dal sito, senza nessun tipo di ragione. La fonte della notizia era stata presa dal tabloid britannico daily express. Successivamente il wall street journal, dava la notizia che anche Tom DeLonge affermava l'esistenza di vita extraterrestre e dei veivoli UFO.
Sempre su WikiLeaks erano apparse delle email tra Hilary Clinton e Jhon Podesta, che era direttore della campagna presidenziale di Hilary. Le discussioni tra i due parlavano dell'esistenza degli ufo e alieni, anche sul nostro pianeta. Era evidente nella discussione che Hilary avrebbe voluto parlare di questo fatto dopo la sua vittoria alle elezioni "cosa che non è avvenuta".
Jhon Podesta è sempre stato interessato all'argomento ufo e alieni, tanto da aver fondato un fan club ufficiale di X-Files nella Casa Bianca. La cosa interessante è che non ha mai nascosto la cosa, ha sempre tentato di spingere le forze militari e politiche di divulgare e parlare degli alieni e veivoli UFO alla nazione.
Una di queste mail è quella riguardante il Vaticano e gli alieni, come confidato a Podesta dall’astronauta del programma Apollo Mitchell Edgar (il sesto uomo a mettere piede sulla Luna) dove viene fatto riferimento al fatto che un’amica di Edgar sostiene che in Vaticano sono a conoscenza dell’esistenza degli alieni. L’amica di Edgar è Terri Mansfield, direttrice del ETI Peace Task Force (dove ETI sta per Extraterrestrial Intelligence).
Tramite Podesta si arriva anche a Tom DeLonge, che non è uno scienziato o un astronauta ma l’ex-chitarrista dei Blink 182. Ancora una volta Wikileaks ha infatti pubblicato una mail inviata da DeLonge a Podesta nella quale il chitarrista fa riferimento ad alcune ricerche sugli UFO.
- Eyes Bio
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