SPECIALE: LA STORIA DI GEORGE ADAMSKI, TRA UFO E ALIENI


George Adamski è stato uno dei primi uomini a diventare un caso mediatico per aver incontrato e fotografato un Ufo.

Grazie ad Adamski il fenomeno Ufo venne preso in considerazione dai media nazionali e internazionali. Il suo caso creò il termine "Contattista" ovvero colui che venne in contatto con una civiltà non terrestre.

Tutta via, nonostante la sua storia affascinante e la nitida fotografia che mostrò al mondo, gli scettici sostenevano che avesse fotografato una semplice "Lampada", alcuni documenti governativi cercarono di infangare il caso dandolo per falso.

Il suoi contatti alieni

Il suo caso più famoso risale all'anno 1946, vicino alla sua abitazione nella zona delle appendici del Monte Palomar. Grazie a questo suo primo avvistamento Adamski riuscì a fotografare l'oggetto volante.

Ma l'incontro più importante avvenne il 20 Novembre del 1952, nel deserto della California presso la Desert Center Rice Road. Era insieme ad alcuni suoi amici quando proprio su quella strada incontrò un Alieno di nome Orthon, proveniente dal pianeta Venere.

Riuscì a vedere e fotografare anche a distanza di pochi metri la sua astronave. 

La creatura descritta da Adamski si avvicina molto alla descrizione degli alieni chiamati "Nordici", sono umanoidi extraterrestri molto simili agli esseri umani. Sempre Adamski raccontò di essere salito su uno dei loro mezzi e di aver visto la parte nascosta della Luna, raccontando che le fotografie della Luna presentate dalla sonda Sovietica Luna 3, erano dei falsi.

Sosteneva che in verità nell'altra faccia della Luna vi erano presenti delle città aliene, e che anche su Marte, Saturno e Venere erano presenti delle civiltà.

Non erano interessati alla Terra

Questa civiltà da lui incontrata disse che non era loro intenzione occupare la Terra, ma erano preoccupati sull'uso massiccio degli esperimenti riguardo alle Bombe Nucleari, queste armi secondo la civiltà, avrebbero generato troppa energia nucleare nell'atmosfera e ciò sarebbe stato molto pericolo.

Secondo Adamski questa civiltà avrebbe avvisato di una futura guerra nucleare che si sarebbe verificata in futuro sulla terra.

La sua fama come contattista, oltre al successo editoriale ottenuto dai suoi libri, gli procurarono molta notorietà anche al di fuori del nascente mondo dell'ufologia, che gli permise di avere incontri ufficiali con alcune personalità di rilievo del tempo (a volte provati ed ufficiali, altre volte dichiarati come avvenuti solo da Adamski senza tuttavia portare prove certe del fatto), come la regina Giuliana dei Paesi Bassi nel maggio 1959.

Tra gli incontri non confermati, anche uno con papa Giovanni XXIII nel 1963, poco tempo prima della morte del pontefice. 

A questi incontri si affiancarono una serie di conferenze in giro per il mondo, che gli garantirono un'elevata notorietà anche al di fuori del mondo anglosassone e al di fuori del mondo dell'ambiente ufologico, anche se, con il passare degli anni e l'accumularsi di rivelazioni sempre più improbabili suoi contatti con gli alieni, la sua credibilità ebbe un forte declino. 

George Adamski morì nel 1965 in un ospedale a Silver Spring, nel Maryland, a causa di una crisi cardiaca.

Tra verità e falsità 

Oltre a questo Toselli ricorda che alcune delle 700 foto circa prodotte dal contattista nella sua carriera, una volta analizzate, si erano rivelate dei falsi.

Edward J. Ruppelt, ufficiale dell'aviazione statunitense e direttore del Progetto Grudge e del successivo Progetto Blue Book (fino al 1953), nel suo libro Report On Unidentified Flying Objects afferma che al tempo del progetto le foto di Adamski vennero analizzate: pur non potendo decidere nettamente per la falsità o genuinità delle stesse, la perizia affermava che queste avrebbero potuto benissimo essere falsi prodotti con semplicità da un bambino con una macchina fotografica Brownie.

A partire dalla diffusione della sua prima opera, molti altri ufologi affermarono di aver avvistato, o in alcuni casi fotografato, mezzi simili a quelli mostrati da Adamski.

L'editore Ray Palmer, successivamente alla pubblicazione (e al discreto successo) di "I dischi volanti sono atterrati", sostenne che alcuni anni prima, nel 1943, Adamski gli aveva sottoposto un racconto con una trama molto simile a quella del suo primo libro, dove però al posto del venusiano Orthon l'UFO sarebbe stato guidato da Gesù Cristo.

 
La verità tuttavia sull'Ufo fotografato da Adamski è venuta poi alla luce, si trattava di un copri lampade a petrolio, cammufate per apparire come astronavi aliene. 

A scoprire la verità fu l'ufologo Joel Carpenter. Queste lampade possono avere varie forme e grandezze. 



- Eyes Bio 

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