TECNOLOGIA: UN TEAM DI MEDICI "OLOTRASPORTATI" NELLA STAZIONE SPAZIALE
Tempo fa la NASA diede il via al primo esperimento di "teletrasporto umano", o meglio, al "olotrasporto".
Basato su una tecnologia creata da Microsoft con il visore hololens. Il soggetto sulla terra viene ripreso da una videocamera, la sua immagine viene elaborata in un file che verrà successivamente trasmesso da un'altra parte in 3D.
Ma per poter vedere l'immagine bisogna indossare gli occhialini appositi, gli hololens appunto, che miscelano in realtà aumentata, l'immagine del soggetto con l'ambiente circostante, in quel caso era la stazione spaziale internazionale.
Ad essere olotrasportato fu il medico Josef Schmid, insieme a tutto il suo team. Gli astronauti hanno così potuto parlare "dal vivo" e interagire con gli olotrasportati, come se fossero nella stessa stanza.
Questa tecnologia esiste già dal 2016, creata dagli studi di Microsoft Research, ed è il primo passo per il teletrasporto umano, anche se in forma virtuale.
Questa tecnologia presto potrà essere utilizzata anche sulla terra, potrà essere utile per il mondo del lavoro, per il mondo dello spettacolo, o ancora per usi personali al posto delle "Video chiamate".
Potremmo raggiungere amici o parenti, dall'altro lato del pianeta in meno di pochi secondi ed essere lì presenti come dal vivo.
In futuro si pensa che si potrà far interagire lo staff "ad esempio della NASA" con gli astronauti in viaggio nello spazio profondo, ma esistono in questo caso ancora limiti di "latenza". Ad esempio se dovessero mandare una squadra di olotrasportati su Marte, per incontrare gli astronauti, l'interazione verrebbe penalizzata con 20 minuti di ritardo.
Lo scopo sarà quello di lavorare su un segnale molto più forte e avanzato, per raggiungere distanze enormi in futuro.
Gli hololens di Microsoft sono stati progettati per la realtà aumentata, già in uso dal 2016 nel campo dei progetti di lavoro e nella medicina, possiamo visualizzare un progetto sopra un tavolo o nel salotto di casa, per guardarlo da vicino e in alcuni casi modificarlo con le mani in tempi reale.
Ma questa è la prima volta che vengono ologrammati degli esseri umani, il risultato è stato perfetto, considerando la distanza tra la terra e la stazione spaziale.
- Eyes Bio
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