VAIOLO: L'ALLARME DEL VAIOLO DELLE SCIMMIE. ECCO COSA SUCCEDE


C'è una certa preoccupazione per i focolai di vaiolo che si stanno espandendo in alcune nazioni del mondo, anche se per il momento la situazione è monitorata e si sta cercando di evitare l'espansione.

Alcuni stati parlano già di un vaccino immediato per limitare i danni, e alcuni scienziati e medici dichiarano che presto potremmo avere un migliaio di contagiati in breve tempo.

Ma cosa sta accadendo esattamente?

Secondo gli ultimi dati in Italia si sono registrati già una ventina di casi, ma non stiamo parlando del classico Vaiolo, ma di una forma diversa denominata "Vaiolo delle scimmie".

Anche se il nome potrebbe essere del tutto errato. Questo tipo di Vaiolo fu individuato alla fine degli anni 50 all'interno di alcune scimmie. Nonostante tutto i ricercatori non sono proprio sicuri che le scimmie siano i primi serbatoi del patogeno, per questo il nome potrebbe essere inappropriato.

Al giorno d'oggi il primo focolaio è stato registrato il 6 Maggio in Inghilterra. In oltre in Inghilterra non è la prima volta che si registrano casi di Vaiolo delle scimmie, si sono avuti casi nel 2018 e nel 2021.

Un patogeno di questo tipo generalmente viene spostato in altri stati tramite i viaggi, all'interno di paesi endemici al vaiolo come l'Italia.

Questo è il più grande focolaio di epidemia di vaiolo delle scimmie in Europa

Il caso più grande di questa nuova epidemia si è registrato inizialmente in Portogallo il 18 Maggio registrando 5 casi, ora saliti a 20. Nello stesso periodo si sono registrati 8 casi in Spagna.

In Italia si registrano attualmente 3 casi allo Spallanzani di Roma, il primo arrivava da una vacanza delle Isole Canarie, ora in condizioni discrete, attualmente si stanno registrando altri casi anche negli Stati Uniti. 

I casi sono tutti in isolamento e si sta cercando di tracciare tutti i contatti che hanno avuto a che fare con queste persone. I casi potrebbero essere molti di più, ma al momento la situazione pare essere sotto controllo.

Come si prende il Vaiolo delle scimmie?

Sostanzialmente il Vaiolo delle scimmie, nome scientifico Monkeypox, si trasmette con contatti molto ravvicinati, con il tocco di liquidi, goccioline, ferite e probabilmente con rapporti sessuali.

Può essere contratta anche con il respiro, ma per far sì che accada bisogna avvicinarsi moltissimo al soggetto, quasi faccia a faccia come per baciarsi.

In genere la manifestazione clinica del vaiolo delle scimmie è lieve. “Negli studi condotti nei Paesi africani è stato osservato che il clade dell’Africa occidentale, che è stato finora rilevato nei casi segnalati in Europa, ha un tasso di mortalità del 3,6%. La mortalità è maggiore tra i bambini e i giovani adulti e gli individui immunocompromessi sono particolarmente a rischio di malattie gravi”, riferisce l’Ecdc, che sta “monitorando strettamente la situazione”.

“Una rapida valutazione del rischio sarà pubblicata all’inizio della prossima settimana”, annuncia l’ente Ue, invitando nel frattempo i sanitari a mantenere alta l’attenzione, così come devono essere vigili le persone che fanno “sesso occasionale” e hanno “più partner sessuali”.

L'incubazione varia dal tipo di Vaiolo delle scimmie che sembra siano due tipi da 6 a 13 giorni, ma anche da 5 a 21 giorni. 

Generalmente questo patogeno nasce in Africa occidentale e uno nella parte del bacino del Congo. Il primo ha un tasso di Mortalità del 1% e il 3,6%, il secondo del 10% e causa una malattia peggiore del primo. 

I sintomi principali sono Febbre, dolori muscolari, mal di testa e eruzioni cutanee che possono essere lievi, ma alcune volte dolorose. Altri sintomi potrebbero verificarsi come il mal di schiena e brividi. 

Come si cura? 

Ad oggi per questa forma particolare di Vaiolo non esiste una cura, è un patogeno estremamente "raro" quindi non ci si è mai trovati a trovare una terapia specifica, si sa ancora molto poco della sua composizione e non sappiamo ancora se sia predisposto a mutarsi. 

Quel che lascia sbalorditi è che questo patogeno si trasmetteva con difficoltà verso l'uomo, ma gli improvvisi focolai dimostrano che qualcosa è cambiato, quasi improvvisamente. Sono in atto ricerche tempestive per capirne di più su questa veloce diffusione. 

Gli scienziati fanno sapere che il vaccino precedente del normale Vaiolo, crea una certa protezione contro questa forma, ma sono vaccini che vengono prodotti in quantità davvero minime per via della poca diffusione del Vaiolo. Molte persone di età compresa tra i 40 e 50, hanno fatto la vaccinazione da piccoli ma la protezione potrebbe essere ormai scaduta. 

Rimane comunque ancora tutto da verificare se il vaccino esistente possa effettivamente limitare i danni o ci sarà bisogno di una nuova composizione. 

Sebbene un vaccino (MVA-BN) e un trattamento specifico (tecovirimat) siano stati approvati per il vaiolo delle scimmie, rispettivamente nel 2019 e nel 2022, queste contromisure, avverte l'Oms, non sono ancora ampiamente disponibili e le popolazioni di tutto il mondo di età inferiore ai 40 o 50 anni non beneficiano più della protezione offerta da precedenti programmi di vaccinazione contro il vaiolo. 

Quanto dobbiamo preoccuparci ora? 

Virus e Batteri governano il pianeta, questo è un dato di fatto. Il livello di preoccupazione deve essere comunque moderato. Gli esperti fanno sapere che se limitiamo nuovamente i contatti "come accaduto con il covid" il rischio di contrarlo è davvero basso, ma un'escaletion di contagi potrebbero contaminare ogni cosa. 

Il Vaiolo delle scimmie può essere contratto anche toccando oggetti contaminati, più persone in incubazione ci sono in giro e più la possibilità che il patogeno contamini è alto. 

Diversamente dal covid che si trasmette principalmente per via respiratoria, e quindi respirando aria contaminata, questo potrebbe invadere oggetti, tavoli, cibo, scaffali, maniglie dei mezzi di trasporto ecc... E bene fare comunque attenzione perché potrebbe già essere in giro e il numero effettivo dei contagi è ancora sconosciuto. 

Errori da non fare

I virologi fanno sapere che gli stati non devono commettere gli stessi errori fatti con il virus del Covid. Bisogna già da ora prendere seri provvedimenti ed evitare che il patogeno possa espandersi a macchia d'olio in tutti gli stati. 

Bisogna immediatamente tracciare i contatti dei malati e isolarli subito, fare attenzione a chi lamenta sintomi e controllare immediatamente chi entra e chi esce dai vari stati, con viaggi di lavoro e vacanze. 

Se prendessimo alla leggera questa escalection di focolai potrebbe scatenarsi una pandemia nella pandemia, in quel caso potrebbe essere davvero tragica la situazione, in ogni parte del mondo, rischiando ovviamente delle mutazioni che potrebbero diventare davvero molto pericolose. 


- Eyes Bio 


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