VIRUS: SALTO DI SPECIE PER L'AVIARIA, SI DIFFONDE NEI MAMMIFERI. L'OMS METTE IN ALLERTA.

 


l'OMS ha messo in allerta il mondo intero "Il mondo si prepari per una possibile pandemia di Aviaria". Il virus sembrerebbe aver fatto il salto di specie dopo che è stato rilevato in alcuni esemplari di mammiferi come visoni, volpi, lontre e leoni marini. Sono stati infettati dal virus H5N1. 

Il virus ha circolato per 25 anni nel pollame e negli ucelli selvatici, ma la recente difussione tra i mammiferi ha messo in allerta gli scenziati, dichiarando che la situazione andrebbe monitorata con molta attenzione.

Per il momento l'OMS dichiara che il pericolo per l'uomo è molto basso: «Da quando H5N1 è emerso per la prima volta nel 1996 - ha ripercorso il Dg - abbiamo assistito solo a trasmissioni rare e non prolungate di H5N1 da e tra esseri umani. Ma non possiamo presumere che rimarrà così e dobbiamo prepararci a qualsiasi cambiamento dello status quo. Come sempre, si raccomanda di non toccare o raccogliere animali selvatici morti o malati, ma di segnalarli alle autorità locali».

L'OMS ha informato il capo dell'agenzia della salute dell'ONU. Vanno monitorate con molta attenzione le persone che presentano sintomi da Aviaria, e di monitorare le persone che lavorano a contatto stretto con animali d'allevamento o animali selvatici. Spingendo in oltre alla pronta creazione e diffusione globale di un possibile vaccino.

Intanto il virologo Italiano Bassetti mette in guardia anche l'Italia: «Sicuramente il virus H5N1, che poi causa l'influenza aviaria, ha raramente infettato gli umani. Tuttavia quando è successo la malattia ha avuto il 56% di mortalità, ovvero un contagiato su due muore. Il Covid all'inizio, in epoca pre-vaccini, aveva l'1-2% di mortalità. Quindi siamo preoccupati di quello che accade negli animali, sono malattie che prima o poi arrivano nell'uomo. A questo proposito il 'New York Times' ha pubblicato un articolo sul fatto che una pandemia ancora più mortale potrebbe essere presto da noi».

«Credo che pensare che possa arrivare non è sbagliato - avverte Bassetti - Non dobbiamo aspettare, ma investire in due cose: i vaccini attivi contro H5N1, già approvati dalla Fda americana, e lavorare per essere pronti a produrne in grande quantità perché non possiamo aspettare 6 mesi per una produzione su larga scala. E anche sviluppare dei test per questo virus e farli a chi è a contatto con i volatili, continuando a testarli e capire se qualcosa non va. Investire poi - raccomanda - su antivirali per averli pronti e avere delle scorte. L'obiettivo ultimo è quello di arrivare a un vaccino universale per H5N1, H3N2, H1N1 e anche Sars-CoV-2. Non è facile, ma abbiamo la tecnologia».



Perchè tanta preoccupazione per questa notizia dei mammiferi?

Il virus dell'Aviaria è altamente mortale, l'uomo è un mammifero e come tale il rischio di contagio o di un ulteriore salto di specie, potrebbe far sprofondare il mondo in una pandemia senza precedenti, con una mortalità elevata.

L'informazione mediatica costruita sul Covid, ha creato divergenze importanti tra gli esseri umani, c'è ancora molto scetticismo tra le persone è potrebbe causare una forte leggerezza per alcuni individui. Il rischio di una sbagliata informazione causerebbe una velocità di diffusione che potrebbe causare milioni di morti, numeri molto più alti rispetto a quelli causati dal Covid.

Essere impreparati e ignoranti davanti ad un tragico scenario, causerebbe il buio totale. Un buio da cui sarà molto difficile uscirne.

Non è sicuramente una buona notizia, quello che bisognerebbe fare è agire "adesso", senza aspettare i primi focolai umani di Aviaria, altrimenti sarebbe una sconfitta dichiarata, da parte dei governi, da parte della scienza e dell'intelligenza umana.

Un medico americano Michael Greger, sostiene che una mutazione del virus della malattia Aviaria, potrebbe sicuramente decimare la popolazione mondiale del 50%. 


Come si diffonde attualmente l'Aviaria nell'uomo senza mutazione?

L'uomo può infettarsi con il virus dell'influenza aviaria a seguito di contatti diretti con animali infetti (vivi o morti) e/o loro escrezioni (in particolare con le feci e gli oggetti o superfici contaminate da queste). Non c'è alcun rischio di trasmissione attraverso il consumo di carni avicole o uova cotte.



- Eyes Bio




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