COVID: "I GUARITI NON ANDAVANO VACCINATI" MORTI E MALATTIE IMPROVVISE. L'AIFA NE ERA ACCORENTE


Sono stati anni difficili e spaventosi per via della pandemia da Covid, che ha colpito il mondo intero. 

Il virus ha causato milioni di morti, la scienza si è trovata così con il fiato sul collo per la realizzazione di un vaccino che impedisce al virus di causare ulteriori morti e rallentare la sua corsa. 

Certo è che senza vaccino, il mondo non l'avrebbe passata rosea, la scienza è riuscita "con sacrificio" ha riportare la normalità nelle nostre vite, costringendo così il virus ad impoverirsi diventando meno mortale. 

Ma qualcosa, durante le vaccinazioni, sembrerebbe essere andato storto. Non perché il vaccino era sbagliato, ma perché si sono commessi errori importanti che hanno causato la morte di alcune persone, mentre altre hanno sviluppato nel tempo, malattie molto pericolose. 

Vaccini e errori umani

Esistono documenti che dichiarano quanto l'AIFA fosse a conoscenza dei rischi "pericolosi" nel vaccinare i "guariti da covid" o soggetti con "patologie croniche o sconosciute". 

Questi documenti sono stati presentati in Italia anche dal programma Mediaset "Fuori dal Coro" il 28 Marzo 2023.

Nei documenti si trova di tutto insomma "Non bisogna vaccinare chi è già guarito dal Covid, rischiano di morire nel tempo, ma non dobbiamo dirlo" 

L'AIFA sembrerebbe essere stata informata di questi eventi avversi già da Gennaio 2021, “Non diamo troppa enfasi a queste evidenze. Così uccideremmo questo vaccino“.

Queste parole furono scritte su un documento interno, scritto dal ex direttore Aifa Nicola Magrini, fedelissimo del ministro Speranza. Si riferiva sostanzialmente agli effetti avversi che colpivano il sistema cardiovascolare causati dal vaccino Astrazeneca. 


L'Europa fermò le vaccinazioni con Astrazeneca 

Fin dai primi giorni dell'inizio delle prime vaccinazioni in Europa, gli esperti e scienziati, avvisarono che il vaccino Astrazeneca non andava bene, e che i guariti da Covid non dovevano essere vaccinati. 

A questo punto l'Europa fermò da subito le somministrazioni Astrazeneca, ma l'Italia invece, continuò sulla sua strada, vaccinando in massa migliaia di persone con lo stesso vaccino. 

In Italia le persone stavano male e morivano

La corsa al vaccino in Italia proseguiva con Astrazeneca, nonostante si stavano registrando malori importanti e decessi, ma sembrava non interessare a chi gestiva la campagna vaccinale, tanto da iniziare l'open day, la giornata dedicata ai giovani, per vaccinarsi con Astrazeneca. 

Persero così la vita Camilla Canepa, 18 anni di Genova, il 25 maggio 2021. Oltre 4 mesi e dieci giorni dopo che l’AIFA già sapeva che quel vaccino non si doveva fare.

Il pericoloso vaccino Astrazeneca continuò a mietere vittime, il militare Stefano Paternò, e le insegnanti siciliane Augusta Turiaco di Messina e Zelia Guzzo di Gela. 

Con il tempo poi si registrarono molti altri casi, non solo decessi, ma anche malattie e coagulazioni del sengue. 

La cosa preoccupante è che nelle tv Italiane, mentre tutta Europa aveva smesso da mesi di somministrare Astrazeneca, si parlava di "sciacallaggio contro il vaccino Astrazeneca" e che la tecnologia usata era sicura. 


I guariti da Covid o con gravi patologie non andavano vaccinati

Continua poi l'inchiesta sulle morti e malori causati dai vaccini, questa volta non solo Astrazeneca, ma anche per tutti gli altri come Pfizer o Moderna. 

Anche in questo caso si è fatta molta confusione, e anche in questo caso l'AIFA ne era accorente. "I guariti da Covid, se vaccinati, rischiano la morte o lo sviluppo di malattie gravi nel tempo" questo fu dichiarato dagli scienziati, avvisando gli enti sanitari del mondo, come l'AIFA. 

“la questione è seria“, scrivevano nei documenti interni. Ma poi sceglievano di non pubblicare i dati, falsificando le statistiche e le tabelle: “altrimenti così uccidiamo il vaccino“.

Quindi l'AIFA nascose i pericoli gravi e mortali che avrebbero colpito i guariti da Covid e chi aveva patologie gravi e rare. In questo modo neanche il governo fu informato delle possibili conseguenze. 

Lo stato, fidandosi così dell'AIFA iniziò la sua lotta contro il covid, avviando le vaccinazioni di massa, anche per chi era guarito dal covid. Iniziò con il green pass per raggiungere più persone possibili. 

Questo silenzio da parte dell'AIFA ha causato morti, e generato patologie "anche invalidanti" su molti soggetti vaccinati. 


- Eyes Bio 



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