GUERRA: DRONI SULLE BASI MILITARI IN IRAQ, GLI USA ATTACCATI IN MEDIO ORIENTE

 



Attacchi con Droni Coinvolgono Basi Americane in Medio Oriente

Gli Stati Uniti sempre più coinvolti nella guerra israelo-palestinese si sono trovati al centro di recenti attacchi con droni presso le loro basi situate in Medio Oriente. Mercoledì 18 ottobre, due droni hanno preso di mira la base americana di al-Harir, situata nel nord dell’Iraq. Quel medesimo giorno, un altro velivolo senza pilota è stato intercettato prima di colpire l’installazione di al-Asad, localizzata nella regione centrale dell'Iraq. Nonostante tali attacchi, per fortuna, non si sono registrate vittime, ma solo feriti lievi. Dei tre droni utilizzati in questi attacchi, due sono stati distrutti, mentre uno è rimasto danneggiato. 

Il giorno successivo, giovedì 19 ottobre, ulteriori droni sono stati lanciati contro la base americana di al-Tanf, situata nella Siria orientale. Anche l'installazione degli Stati Uniti vicino al giacimento di Conoco, a Deir Ezzor, è finita nel mirino di questi attacchi. La milizia filo-iraniana Tashkil al-Waritheen ha rivendicato il secondo attacco, dimostrando così che Teheran sta estendendo la sua sfera d'influenza al di fuori degli Hezbollah, cercando di esacerbare la tensione nell'area del Medio Oriente.

In particolare, i terroristi libanesi di Hezbollah, fino ad ora, hanno condotto azioni limitate, come scaramucce con le Forze di Difesa israeliane lungo il confine settentrionale di Israele. Questi episodi hanno incluso piccoli attacchi e lanci di missili contro le basi militari delle Forze di Difesa israeliane, che hanno risposto con raid aerei e bombardamenti di artiglieria.

L'incremento di supporto da parte degli Stati Uniti verso Israele, con l'invio di due portaerei nel Mediterraneo orientale e 2000 soldati sul campo, ha suscitato una reazione da parte dei gruppi di guerriglieri finanziati e supportati dall'Iran. Mercoledì 11 ottobre, il leader delle Kataib Hezbollah irachene, Ahmad “Abu Hussein” al-Hamidawi, ha dichiarato: "I nostri missili, droni e forze speciali sono pronti a colpire il nemico americano nelle sue basi e a distruggere i suoi asset, se interviene in questa battaglia". Il gruppo terroristico ha rilasciato una seconda dichiarazione dopo la distruzione dell'ospedale a Gaza, in cui ha incolpato gli Stati Uniti per il loro supporto a Israele e ha fatto appello affinché tutte le truppe americane si ritirassero dall'Iraq, dichiarando: "Queste persone malvagie devono lasciare il Paese. Altrimenti, assaggeranno il fuoco dell'inferno in questo mondo prima dell'aldilà".

L'escalation delle tensioni e l'uso di droni in questi attacchi pongono una serie di questioni sulla sicurezza delle basi americane nella regione e sull'evolversi della situazione in Medio Oriente. Il coinvolgimento degli Stati Uniti in questo conflitto potrebbe avere profonde implicazioni per la stabilità dell'area e rappresenta una sfida significativa per la diplomazia e la politica estera americana. Resta da vedere come si svilupperanno gli eventi e come risponderanno gli attori coinvolti.


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