GUERRA: L'IRAN E' L'ARTEFICE DELL'ATTACCO AGLI USA IN IRAQ. SOLDATI ITALIANI RIFUGIATI IN UN BUNKER

 




L'Iran attacca le basi in Iraq con truppe americane: tensione nel Medio Oriente

Nelle ultime ore, il mondo ha assistito a un aumento significativo della tensione nel Medio Oriente in seguito a un attacco condotto dall'Iran contro le basi militari in Iraq che ospitano truppe americane. L'attacco è stato portato avanti dalla Guardia Rivoluzionaria iraniana e ha colpito duramente la struttura di Ain Al Asad, situata nella provincia di Al-Anbar, Iraq. I danni sono stati ingenti, e la base è stata gravemente danneggiata. Inoltre, un altro attacco ha preso di mira la base di Erbil, nella regione autonoma curda dell'Iraq. Questi attacchi rappresentano una chiara escalation delle tensioni in una regione già instabile e tumultuata.

L'operazione "Soleimani Martire," nome con cui l'Iran ha battezzato l'attacco, è stata dichiarata con l'obiettivo di vendicare l'uccisione del generale iraniano Qasem Soleimani, avvenuta in un attacco americano nel gennaio 2020. La Guardia Rivoluzionaria ha annunciato che questa operazione è solo l'inizio di una "feroce vendetta."

Almeno 35 missili sono stati lanciati contro le basi militari statunitensi, e i danni riportati sono notevoli. In particolare, l'installazione di Ain Al Asad è stata fortemente colpita, e si sono verificati danni a numerosi droni, elicotteri ed equipaggiamento militare. Ciò dimostra la devastante efficacia dell'attacco.

È importante sottolineare che l'Iran ha rivendicato la responsabilità di questi attacchi e ha minacciato ulteriori azioni. Secondo fonti dei Pasdaran (i Guardiani della Rivoluzione), circa 104 obiettivi legati agli Stati Uniti e ai loro alleati nella regione sono attualmente sotto osservazione da parte dell'Iran. Queste minacce, se confermate, fanno temere ulteriori attacchi e rappresaglie.

La comunità internazionale è preoccupata per il potenziale di escalation e di ulteriori azioni violente. Molti osservatori temono che questo possa rappresentare solo l'inizio di un ciclo pericoloso di rappresaglie e contrattacchi tra l'Iran e gli Stati Uniti.

Gli Stati Uniti hanno risposto all'attacco iraniano imponendo restrizioni d'emergenza nello spazio aereo del Golfo Persico. Queste restrizioni mirano a evitare errori di valutazione e identificazione e sono state estese a Iraq, Iran e Golfo. Inoltre, sono stati segnalati movimenti di caccia militari americani nelle vicinanze della Siria, un segno evidente di una crescente tensione nella regione.

È importante sottolineare che il personale del contingente militare italiano ad Erbil, che fa parte della coalizione anti-Isis a guida americana, si è rifugiato in aree di sicurezza e bunker e, per fortuna, non ha riportato ferite.

La situazione in Medio Oriente rimane estremamente instabile e in evoluzione. Il mondo osserva con apprensione la crescita delle tensioni e le potenziali implicazioni di questo attacco. La comunità internazionale è chiamata a intervenire per cercare di ridurre la tensione e prevenire ulteriori atti di violenza che potrebbero avere gravi conseguenze nella regione e oltre.


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