CAMPI FLEGREI: UNA ROCCIA DI 500 METRI, SOTTO LA CALDERA



Il Ruolo Cruciale del Volume Cilindrico Sotto la Caldera dei Campi Flegrei: Un'Analisi da uno Studio dell'Università di Bologna e dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia


Nel cuore dei Campi Flegrei, a una profondità di circa 2 chilometri, si cela un enigmatico volume cilindrico di roccia, alto 500 metri e con un diametro di circa 5 chilometri. Uno studio recentemente pubblicato sul 'Journal of Volcanology and Geothermal Research', condotto da esperti dell'Università di Bologna e dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, rivela che questo imponente cilindro riveste un ruolo fondamentale nella fase di sollevamento di quest'area vulcanica.


Metodologia dello Studio
Gli scienziati hanno impiegato sofisticate tecniche di imaging sismico e geochimico per esaminare da vicino la struttura geologica sottostante. La profonda analisi ha permesso di identificare il volume cilindrico di roccia come elemento chiave nell'attuale crisi bradisismica dei Campi Flegrei.


Ruolo del Volume Cilindrico
Il diametro considerevole di 5 chilometri di questo volume cilindrico sembra essere strettamente connesso al fenomeno di sollevamento dell'area. Contrariamente alle precedenti ipotesi che attribuivano il movimento di magma come principale agente della bradisismia, questo studio suggerisce che i veri protagonisti siano fluidi caldi e pressurizzati che si muovono all'interno delle rocce circostanti.

Implicazioni per la Crisi Bradisismica:
Il passaggio di fluidi caldi attraverso il volume cilindrico potrebbe essere il catalizzatore principale della crisi bradisismica attuale. Questo approccio rivoluzionario alla comprensione dei meccanismi sottostanti potrebbe aprire nuove prospettive per la predizione e la gestione delle attività vulcaniche.

Lo studio condotto dall'Università di Bologna e dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia getta una nuova luce sulla dinamica dei Campi Flegrei, svelando il ruolo cruciale di un volume cilindrico di roccia nella comprensione della crisi bradisismica. Questa scoperta non solo contribuisce alla nostra conoscenza delle attività vulcaniche, ma offre anche spunti significativi per lo sviluppo di strategie di monitoraggio e prevenzione in quest'area geologicamente complessa.


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