CINA: PECHINO A CACCIA DI ALIENI, CON IL PIÙ GRANDE RADIO TELESCOPIO AL MONDO


La ricerca di forme di vita fuori dal nostro pianeta, diventa ora come la lotta alla conquista e scoperta spaziale, il più grande radio telescopio al mondo, ideato in Cine esclusivamente per la ricerca degli alieni, nella speranza di identificare quei "suoni" o messaggi radio, provenienti da altri pianeti, o regioni dello spazio sconosciute e inesplorate. 

Sono già state rilevate frequenze radio a raffiche, molto veloci, vengono chiamate "FRB Fast Radio Bursts". Misteriosi segnali che provengono da 3 miliardi di anni luce dalla terra. 

Queste frequenze hanno richiamato l'attenzione di molte potenze della sicurezza nazionale nel mondo, come riportato da quelle poche righe dalla famosa testata giornalistica cinese Xinhua, l'equivalente de La Stampa. 

Ed è proprio FAST (Il grande telescopio Cinese) del diametro di 500 metri, e una base che potrebbe contenere quaranta campi da calcio, ad aver catturato le radio frequenze veloci. 
 
È stato costruito in 5 anni nel Guizhou, la sua grande dimensione ha costretto a spianare un'intera montagna, e fatto sloggiare dai propri villaggi quasi 9 mila abitanti, per non interferire in nessun modo con le interferenze radio spaziali.

Tutta via, gli abitanti sono stati trasferiti in case più grandi e ultra moderne, per ringraziarli della collaborazione. 

Ma la domanda che tutti si chiedono, compresi gli stati del mondo è "cosa farà la Cina, se un giorno scoprisse l'esistenza di forme di vita intelligenti?"

La pubblicazione americana The Diplomat traccia uno scenario: «La competizione strategica tra Washington e Pechino è già surriscaldata, bisogna chiedersi se la più grande scoperta nella storia — l’esistenza degli extraterrestri — compiuta da scienziati di un regime autoritario come quello cinese, porterebbe a ulteriore tensione o a un riavvicinamento tra Cina e Occidente». Magari i politologi (anzi, gli alienologi) corrono un po’ troppo. The Diplomat ricorda che prima del radiotelescopio di 500 metri nel Guizhou, il primato spettava a quello americano di Arecibo, Porto Rico (300 metri di diametro). Aveva una missione di ricerca extraterrestre anche quello. Ma nel 1993 il Congresso di Washington chiuse i rubinetti dei finanziamenti con questa dichiarazione: «La stagione della caccia al marziano a spese del contribuente è finita».

FAST è composto da 4600 pannelli triangolari ed ha un design simile a quello del Radiotelescopio di Arecibo. I pannelli sono microforati per fare passare l'acqua piovana e la luce solare.

Utilizza una depressione carsica naturale come supporto per la parabola del telescopio. Come suggerito dal nome, ha un diametro di 500 metri (1600 ft). A differenza dalla parabola dello strumento di Arecibo, che ha una curvatura sferica fissa (e quindi un complesso sistema per contrastare l'aberrazione sferica), FAST usa una superficie ottica attiva che modifica di continuo per creare una parabola allineata il meglio possibile con la porzione desiderata di cielo. FAST ha una dimensione effettiva utilizzabile della parabola di 300 m (paragonata al diametro effettivo di Arecibo, pari a 200 m). È capace di coprire il cielo all'interno di un angolo di 40° dallo zenith (comparato ai 20° gradi di Arecibo). Lo spettro di frequenza di funzionamento si estende da 70 MHz a 3.0 GHz,[2][9] con una precisione di puntamento di 4 secondi d'arco.[5]

Lo sfruttamento di una depressione carsica, larga a sufficienza per consentire di ospitare i 500 metri della parabola del telescopio e abbastanza profonda da consentire uno zenith di 40°, ha facilitato la costruzione della parabola, riducendo i tempi per i lavori di sbancamento. La cabina di ricezione del segnale — sospesa a 140 m sopra il riflettore — è sostenuta e guidata da cavi e da servomeccanismi con l'aggiunta di un robot secondario che serve da sistema di regolazione fine per gli spostamenti di precisione.

Il responsabile scientifico del progetto è Nan Rendong (cinese: 南仁东),[8] ricercatore dell'Osservatorio astronomico nazionale della Cina, che fa parte della Accademia cinese delle scienze.

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