SPAZIO: IL MISTERIOSO OGGETTO 3I/ATLAS, NEL SISTEMA SOLARE. DI COSA SI TRATTA?


La scoperta da parte della NASA e dell’ATLAS

L’oggetto 3I/ATLAS, designato anche C/2025 N1 (ATLAS) (prec. A11pl3Z), è stato individuato il 1 luglio 2025 dal telescopio ATLAS in Cile, progetto sostenuto dalla NASA. Osservazioni precedenti furono recuperate retrospettivamente fino al 14 giugno 2025 .

La sua orbita è iperbolica, con un’eccentricità straordinariamente alta (≈ 6,15–6,30), confermandone l’origine interstellare. È il terzo oggetto di questo tipo mai osservato, dopo ‘Oumuamua (2017) e Borisov (2019) .


Cosa ha scoperto la NASA: traiettoria, caratteristiche e lontananza

Attualmente (luglio 2025) si trova a circa 4,5 UA dal Sole (≈ 670 milioni di km) .

Non rappresenta alcuna minaccia: la minima distanza dalla Terra sarà di circa 1,8 UA (≈ 270 milioni di km) e dal Sole 1,4 UA al perihelio (~30 ottobre 2025) .

Velocità massima al perihelio: circa 68 km/s; velocità nello spazio profondo circa 58 km/s .

Orbita inclinata di ~175° rispetto all’eclittica, quindi retrograda, suggerendo un’origine dal disco spesso della Via Lattea .



Com’è composto e come si comporta

Presenta una chioma e una tenue coda visibile negli scatti telescopici — attività cometaria debole ma presente .

Stimato un diametro fino a 10–20 km, con un nucleo verosimilmente più piccolo data la coma attiva .

Analisi spettroscopiche rivelano granelli di ghiaccio d’acqua e silicati nella coma; riflettanza con reddening spettro tipico di polvere e superficie solida .


Precovery con il satellite TESS ha indicato che probabilmente era già attivo a ~6,4 AU, mostrando attività cometaria a grande distanza.




Anomalie e aspetti ancora inspiegabili

Al momento non sono state osservate anomalie dinamiche: non si notano accelerazioni extra gravitazionali né attività insolita .

Un articolo recente ha ipotizzato speculativamente che 3I/ATLAS potrebbe essere tecnologia aliena, con traiettoria e comportamento “strategicamente studiati” — una congettura motivata soprattutto dalla sua velocità elevata e dimensioni stimate fino a 15 km . Tuttavia, la maggioranza degli esperti considera questa possibilità plausibile solo come esercizio teorico; l'oggetto si comporta come una cometa interstellare naturale senza evidenze di propulsione artificiale .


Il parere di Avi Loeb (Harvard)

Loeb ha co-scritto uno studio in cui esplora l’ipotesi che 3I/ATLAS possa essere un oggetto tecnologico di origine extraterrestre, forse anche ostile, ma definisce l’idea «speculativa e da verificare» .

In un recente articolo scrive: «abbiamo anomalie, ma servono dati più solidi» e invita ad analizzare l’oggetto con telescopi avanzati prima di trarre conclusioni affrettate .

Ha proposto un’idea per riprogrammare la sonda Juno in orbita attorno a Giove, eseguendo una manovra di Oberth che permetta un fly‑by ravvicinato di 3I/ATLAS nel marzo 2026, consentendo studi in situ .



Posizione attuale e il futuro percorso

Momento Evento / Posizione

Luglio 2025 A ~4,5 UA dal Sole e in avvicinamento

3 Ottobre 2025 Passerà vicino a Marte (~0,21 UA)

29 Ottobre 2025 Perielio a ~1,357 UA

Dicembre 2025 Passaggio più vicino alla Terra (~1,83 UA)

Marzo 2026 Fly‑by vicino a Giove (~0,31 UA)

Dopo Marzo 2026 Lascierà definitivamente il Sistema Solare

Secondo simulazioni dinamiche, l'oggetto uscirà gradualmente verso lo spazio interstellare; in circa 8.000 anni attraverserà la nube di Oort e continuerà il suo viaggio galattico con la stessa eccitazione orbitale incorrelata, a circa 58 km/s .


3I/ATLAS è un oggetto interstellare straordinario: il più esotico e grande tra i tre mai osservati fino a oggi, con orbita fortemente iperbolica e tracce di attività cometaria. Sebbene alcuni, come Avi Loeb, avanzino ipotesi affascinanti di natura artificiale, i dati attuali sono coerenti con una cometa attiva di origine galattica, forse antica di miliardi di anni. 

Il suo passaggio offre un’occasione preziosa per studiare direttamente materiali provenienti da altri sistemi stellari, con osservazioni già pianificate da telescopi spaziali come Hubble e James Webb, oltre a tentativi di missioni in autonomia come la proposta di Loeb con Juno.


- Eyes Bio

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